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La Terribile Minaccia degli Invasori dall'Audiogalassia

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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 20:05    Oggetto: UNA PRIGIONE CHE BRUCIA  

A Londra nel 1977 prima di entrare nel negozio di piante si puo' leggere una scritta sul muro: BELLO COME UNA PRIGIONE CHE BRUCIA.
citazione del libro di Julius Van Daal,
"Bello come una prigione che brucia",
Quattrocentoquindici,
€ 5,20
pp. 122

Nei primi giorni del giugno 1780 il popolaccio di Londra si solleva al grido di "No alla schiavitù". Le cantine dei dignitari e le distillerie di acquavite vengono messe a sacco, le prigioni incendiate, la banca d' Inghilterra assediata. La narrazione di un' insurrezione senza capi né dottrina occultata e calunniata dalla storiografia ufficiale. Segue un testo di 415 su cosa oggi significhi schiavitù e quali prigioni vengano proposte nel nostro tempo.

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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 21:35    Oggetto: ZIO SAM  

Guardando con il binocolo a Woodstock nel 1969 si puo' vedere su un cartellone lo zio Sam.
Il nome "Zio Sam", ovvero "Uncle Sam", le cui origini risalgono a quasi 200 anni orsono, è ormai considerato sinonimo degli USA.
Le suddette origini di Uncle Sam sono piuttosto oscure. Pare che il nome sia stato ricavato dalle lettere U.S. (che ovviamente stavano per United States) stampate sui barili di carne salata di un fornitore dell’esercito realmente esistito, tal Sam Wilson, nato nel Massachusetts nel 1776, un tipo gioviale conosciuto dai suoi amici proprio come "Uncle Sam". Quelle lettere U.S. furono probabilmente equivocate e da United States si passò ad Uncle Sam (Wilson) …
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 21:39    Oggetto: ROBIN  

Guardando con il binocolo a Woodstock nel 1969 si puo'vedere il Robin di Batman!!!
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 21:43    Oggetto: Woodstock nel 1969-Scimmia a tre teste  

Guardando con il binocolo a Woodstock nel 1969 si puo' leggere la scritta: GUARDA UNA SCIMMIA A TRE TESTE, citazione di una battuta mitica di Monkey Island.
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 22:00    Oggetto: SEPARE'...  

Empi3 sull'astronave si nasconde dietro al separe' come Guybrush Threepwood nella stanza di Largo LaGrande in Monkey Island 2-LeChuck's Revenge.
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 22:06    Oggetto: COCA-COLA (tm)  

Empi3 dice: "E' brutto pensare che il Babbo Natale come lo conosciamo noi e' stato inventato da una grossa multinazionale"... ma certamente la COCA-COLA (pubblicita' occulta) Very Happy
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 22:16    Oggetto: Richiesta a Babbo Natale  

Empi3 chiede come regalo a Babbo Natale il gioco "L'ALLEGRO CHIRURGO" della MB giochi.
Il nome originale di questo gioco, nato per mano di Milton Bradley nella metà degli anni 60, è Operation. Lo scopo è di riuscire ad infilare più pezzi possibile negli appositi fori. Quasi un clone del gioco dell' incastro, insomma, ma con la differenza che il tutto deve riuscire senza che i pezzi tocchino in alcun modo le pareti dei fori. Qualora dovesse capitare quest' inconveniente, ecco che il naso del "malato" costituito da una lampadina, comincia ad accendersi e a suonare.
Dunque una dote fondamentale che occorre nell' Allegro Chirurgo è senza dubbio la mano ferma anche se c'è da dire che alla fine la cosa più divertente era senza dubbio veder suonare il naso del malato... per questo molti genitori proibivano ai propri figli l'uso di questo gioco durante le ore del riposino pomeridiano!

Attenzione, l' Allegro Chirurgo non è assolutamente da confondersi con il "Gioco del Dottore"! E' davvero un' altra cosa... i primi "esperimenti a sfondo sessuale" venivano praticati non di certo su di pupazzi dal naso che suona e che si illumina...

by Jackburton77
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 22:43    Oggetto: Omaggio a Charles M. Schulz  

A Londra nel 1994 all'interno del bar POLECATS attaccato al muro si trova un quadro che raffigura la famosa cuccia di Snoopy e la location di Woodstock del 1983.
Un omaggio a Schulz. by Jackburton77
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 22:48    Oggetto: La puzzola  

Nel bar POLECATS sul muro si trova una puzzola imbalsamata che non sia Fiore del lungometraggio animato "Bambi"? Rimane il dubbio Very Happy
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 23:07    Oggetto: Empi3 consiglia a Snoopy...  

Parte II

Empi3 consiglia a Snoopy come potrebbe cominciare il romanzo...


Ecco a voi il testo integrale del capolavoro dello scrittore Charles M. Schulz.


Parte Prima

Era una notte buia e tempestosa. A un tratto echeggiò uno sparo! Una porta sbatté. La ragazza lanciò un grido.
Improvvisamente, apparve all'orizzonte una nave pirata. Mentre milioni di persone morivano di fame, il re viveva nel lusso.
Intanto, in una piccola fattoria del Kansas, cresceva un ragazzo.

Parte Seconda

Cadeva una neve leggera, e la fanciulla con lo scialle a brandelli non aveva venduto una violetta in tutto il giorno.
In quel preciso momento, un giovane interno all'Ospedale Civico stava facendo una importante scoperta. La misteriosa paziente della stanza 213 si era finalmente svegliata. Emise un debole lamento. Era possibile che si trattasse della sorella del ragazzo del Kansas che amava la fanciulla con lo scialle a brandelli che era la figlia della ragazza che era sfuggita ai pirati?
L'interno aggrottò la fronte.
"Avanti!" gridò il capo-mandria, e quarantamila capi di bestiame scesero rombando sul piccolo accampamento. I due uomini rotolarono a terra dibattendosi fra gli zoccoli micidiali. Un sinistro e un destro. Un sinistro. Ancora un sinistro e un destro. Un uppercut alla mascella. La lotta era finita. E così il ranch fu salvo.
Il giovane interno sedeva solo in un angolo del caffè. Aveva imparato la medicina, ma, ciò che è più importante, aveva imparato qualcosa sulla vita.

FINE


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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 23:20    Oggetto: Holly  

Sulla bancarella a Torino guardando il Supertele viene fatto un omaggio al cartone "Holly & Benji".
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jackburton77



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MessaggioInviato: Ven Ott 20, 2006 23:36    Oggetto: No monei, to teip  

A Torino F. dice a Empi3: "NO MONEI, NO TEIP" questa frase ricorda una pubblicita' della Martini.
"NO MARTINI, NO PARTY". by Jackburton77
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jackburton77



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MessaggioInviato: Sab Ott 21, 2006 00:03    Oggetto: Paninaro-Wild Boys  

Wild Boys, una canzone dei Duran Duran, ma non solo...

I galli ruotavano con le Zundapp oppure con i tuboni Garelli, vestivano piumino Moncler, cintura El Charro, Ray-Ban neri e Timberland (o più precisamente: Timber) da boscaiolo. Le sfitinzie o squinzie, da grippare fuori dai locali per un sabato sera al cinema o in due, avevano dei fuseaux fluorescenti, capigliatura riccia monumentale (ma allora non si usava il casco) e maglioni con spalle imbottite. “WILD BOYS” il loro inno nazionale, era cantato da Simon Le Bon e i Duran Duran, che Clizia Gurrado avrebbe voluto sposare tra l’odio generale delle sue coetanee. I loro nemici erano cinghiali, cinesi e spesso i sapiens… signori, giù il cappello: onore ai Paninari!

Il movimento
I Paninari rappresentano il movimento giovanile più famoso degli anni ’80. Finita l’era delle grandi contestazioni e delle proteste, i ragazzi degli Eighties, diciamo quelli nati tra il 1966 e il 1972, cominciavano a frequestare i primi fast food italiani. Come ogni moda che si rispetti, arrivarono da Milano e precisamente da tre locali, attorno al 1984: erano il bar Cavour di via Turati, i locali di via Vigoni e piazza Santa Croce, sparuti gruppi al bar Vittorio a lato del liceo Leone XIII. Il sabato, poi, la riunione era al locale “Al Panino” di piazzetta Liberty.

Gloriosi Ottanta! Non era ancora venuto il tempo dei pub (fenomeno degli anni ’90), e i fast food erano già cult grazie a “Drive In” e le sue poppute ragazze: prima un panino, poi tutti al cinema a vedere un film o andare in giro per Milano. E fu attorno alla metà del 1985 che i Paninari esplosero definitivamente, finendo su tutti i giornali e dotandosi di un’omonima rivista (Il Paninaro, appunto). In quel periodo, infatti, aprì il Burghy di piazza San Babila (che esiste ancora, ma è proprietà di un’altra catena di fast food), che divenne il definitivo punto di riunione dei paninari, figli di una Milano bene (ma non solo) che poteva permettersi vestiti firmati e tornava a respirare dopo la grande paura degli anni ’70, quando la città era blindata. Milano non era più “violenta” come nei film del decennio precedente, ma “da bere”, ricca, craxiana e piena di modelle e voglia di fare. E i ragazzi si adeguavano, sognando l’America, le vacanze estive a Montecarlo o in Versilia, l’inverno a Cortina. Si vestivano con dettami precisi, portavano i capelli a spazzola con – eventualmente – gel a chili (è allora che è iniziata la nostra calvizie), e sostanzialmente si dedicavano al cucco delle sfitinzie e qualche spacconata. Magari tratta dal personaggio inventato da Enzo Braschi a “Drive In”, la caricatura del paninaro, appunto, uno che era “troppo giusto” e aveva come nemici i dark e i metallari, sempre pronti in qualche modo ad attaccare i Paninari.

I Paninari erano di destra?
Qualcuno sostiene che, data l’estrazione sociale, i Paninari fossero inconsciamente di destra. Ma è difficile sostenere questa tesi, dal momento che, anche se nemici dei cinesi (gli studenti di sinistra), i Paninari erano figli di un decennio di benessere e disimpegno, dopo le angosce e le lotte degli anni ’70. E poi loro erano genuini, non politicizzati. Quindi lasciamo da parte certi discorsi, i paninari erano i paninari, qualcosa a sé e basta.

Come morirono i Paninari?
Come ogni movimento, anche i Paninari hanno avuto una loro fine. Qualcuno sostiene che si siano estinti di vecchiaia, quando insomma con l’arrivo degli anni ’90 presumibilmente erano ormai quasi tutti universitari e magari qualcuno in procinto di laurearsi. Qualcunaltro invece crede che il movimento abbia avuto una sorta di ‘rompete le righe’ nel 1989, quando Jovanotti – che pur non essendo un paninaro, era comunque apprezzato nel giro anche in virtù del suo primo abbigliamento da cowboy americano (altro che l’intellettualismo di ora…) – partì per il servizio militare. È molto probabile che il movimento si sia estinto per una serie di concause: innanzitutto, nel 1988 termina dopo cinque anni la trasmissione “Drive In”, grazie alla quale il movimento era esploso nel Paese. Privo di questa cassa di risonanza, il Paninarismo finisce in sordina anche per l’arrivo dei ’90, decennio in cui l’Italia attraverserà una forte crisi economica.
Si può legittimamente pensare che l’Italia degli anni ’80, e con essa quella dei Paninari, si sia definitivamente estinta nel 1990, quando dopo i Mondiali l’avvocato Gianni Agnelli prese atto che “la ricreazione” fosse ormai finita. E con essa anche la Milano da bere.

Che fine hanno fatto i Paninari?
Ma siamo davvero sicuri che i Paninari siano morti? Che quell’orrenda canzone con annesso video girato a Milano dai Pet Shop Boys, “Paninaro”, avesse torto? I Wild Boys, WABBOIS di braschiana memoria, non esistano più? La risposta è no.

Dizionarietto paninaro
Chinghiali o cinghios: i tamarri di ogni tempo
Cinesi: studenti di sinistra
Galli: i ragazzi
Grippare: dall’inglese grip, ghermire, afferrare qualcosa o qualcuno
Gurrado Clizia: sedicenne milanese che scrisse un libro, “Sposerò Simon Le Bon”, da cui fu tratto nel 1986 l’omonimo film. Si attirò l’odio di tutte le sue coetanee, ma contribuì a chiarire da che parte stessero le sfitinzie musicalmente parlando: non con gli Spandau Ballet, ma con i Duran Duran, ospiti a Sanremo 1985
Ruotare: andare in giro con la motocicletta
Sapiens: i genitori
Squinzie o Sfitinzie: le ragazze
Tubone: Motorino 50, di solito elaborato, con una sola trave (il tubo, appunto) a fare da telaio e carrozzeria. Si pensi al Sì della Piaggio, o il Malaguti Fifty, per non parlare del Garelli a quattro marce.

l'articolo e' di Toni Denn, ma l'ho scovato sul web.

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jackburton77



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MessaggioInviato: Sab Ott 21, 2006 00:48    Oggetto: Amici-parola d'ordine!!  

Quando si cerca di parlare con il passaggio segreto a Londra nel 1994 viene fuori la parola "AMICI" e Empi3 dice che a Moria ha funzionato!!! (qui non accade niente)
Questa e' una citazione del Signore degli Anelli-La Compagnia dell'Anello.
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jackburton77



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MessaggioInviato: Sab Ott 21, 2006 01:43    Oggetto: Insegne luminose  

Le insegne luminose modello LAS VEGAS del negozio MAGIE a Torino ricordano quelle dei vari negozi di Stan nella saga di Monkey Island. by Jackburton
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